L’apparato urinario maschile e femminile differiscono soprattutto nell’anatomia e nella fisiologia delle basse vie urinarie.
Uretra maschile e uretra femminile
La vescica rappresenta un contenitore per la raccolta dell’urina, con una capacità di provvedere a uno svuotamento della vescica cosciente, nel momento più appropriato. Nell’uomo, la capacità di continenza è solitamente maggiore rispetto alla donna, perché il canale maschile che porta l’urina dalla vescica all’esterno (chiamato “uretra”) – che aumenta la resistenza alla fuoriuscita dell’urina – è molto più lungo (18-20 centimetri) rispetto a quello femminile (3-4 centimetri, con un diametro di 6 millimetri).
Svuotamento della vescica nel maschio e nella femmina
Lo svuotamento della vescica maschile è determinato soprattutto dalla tenuta della valvola determinata dalla muscolatura posta a livello del collo vescicale, nel punto di passaggio da vescica a uretra (sfintere uretrale). Questa muscolatura è normalmente contratta. Prima dell’inizio della minzione questa muscolatura si rilascia.
Nella donna, questa struttura muscolare si fonde con altre componenti dei tessuti contigui, ovvero col tessuto mucoso e sottomucoso a ridosso della parete anteriore della vagina. Questo posizionamento permette al collo vescicale di essere più mobile rispetto a quello maschile, ma anche più soggetto alle pressioni addominali. Questi aspetti influenzano lo svuotamento della vescica femminile e la sua continenza, ossia la capacità di controllare il flusso dell’urina. Inoltre, i tessuti mucosi e sottomucosi sono estrogeno-dipendenti e vanno incontro ad atrofia (ovvero, perdono elasticità e consistenza) dopo la menopausa, e ciò contribuirebbe ulteriormente al rischio di una ridotta continenza (per es. incontinenza da sforzo).