Bere tanto
- Si consiglia di bere almeno 1,5 litri d’acqua, a intervalli regolari, durante tutta la giornata. Ciò corrisponde a circa un bicchiere d’acqua ogni 2 ore.
- La Società Italiana di Urologia (SIU) suggerisce di preferire un’acqua oligominerale, leggera, a basso contenuto di sodio, che faciliti la funzionalità renale, consentendo l’eliminazione di scorie e liquidi in eccesso.
Limitare grassi animali e cibi “irritanti”
- La SIU consiglia di limitare il consumo di grassi animali, birra, insaccati, spezie, pepe, peperoncino, alcolici (inclusi vino e birra) e caffè.
- Per quanto riguarda il consumo di alcolici (compresi vino e birra) va però precisato che la limitazione è orientata soprattutto da un principio di salute generale (non superare i 125 ml di vino o 250 ml di birra a pasto per gli uomini e la metà di tali quantitativi per le donne). In base ai dati attualmente disponibili, la relazione tra alcol e disturbi urinari è ancora controversa.
Alcol: dubbi e certezze
- I sintomi del tratto inferiore delle vie urinarie (definiti anche con la sigla LUTS, Lower Urinary Tract Symptoms) potrebbero essere associati a malattie correlate alla vescica. A tale riguardo, sappiamo che la vescica è influenzata direttamente e indirettamente dall’alcol, tramite effetti diuretici e un’alterata sensibilità all’insulina e ad altri ormoni.
- Gli studi attualmente disponibili hanno tuttavia riportato dati controversi sulla correlazione tra bere alcolici e LUTS.
- In alcuni studi non sono state rilevate correlazioni tra l’assunzione di alcolici e LUTS. In altri studi, è stato dimostrato invece che l’elevato consumo di alcol influenza l’incontinenza e i LUTS di tipo irritativo.
- I danni generali sull’organismo dell’eccessivo consumo di alcol sono comunque certi, con particolare riferimento alla stretta associazione tra consumo di alcol, ipertensione arteriosa e malattie cardio-vascolari.
Cibi che contribuiscono alla funzionalità della prostata e dell’apparato urinario
La SIU indica che fanno bene all’apparato urinario i cibi contenenti sostanze antiossidanti e ricchi di vitamine A, C ed E, quali ad esempio:
- vitamina A: carote, albicocche, spinaci, broccoli, pomodori
- vitamina C: ribes, kiwi, agrumi, fragole, mirtilli, cavolfiori, peperoni
- vitamina E: olio d’oliva, oli vegetali, germe di grano
L’effetto degli antiossidanti è esemplificabile con il ruolo di “spazzini delle tossine” che fanno invecchiare più rapidamente gli organi.
È inoltre benefico un apporto di selenio e zinco, offerto, per esempio, da un consumo regolare di noci.